Mammografia

Per te il meglio per la prevenzione del tumore della mammella: Mammografia 3D con Tomosintesi

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Il Centro Moscardi è da sempre un riferimento di eccellenza nella prevenzione del tumore della mammella con apparecchiature all'avanguardia e non poteva mancare di dotarsi delle più moderne tecnologie per la prevenzione senologica.

Fiore all'occhiello è il Mammografo Hologic  3Dimensions  con Tomosintesi nella recentissima versione 2020.

Studio stratigrafico 3D Tomosintesi

Il sistema Hologic 3Dimensions, gold standard nel settore mammografico, permette uno studio "stratigrafico" 3D della mammella; l'esame  consiste in una  valutazione volumetrica tridimensionale della mammella che consente di ottenere un elevato numero di immagini con una unica acquisizione, per scomporre il seno in tante sezioni dello spessore di un millimetro e successiva rielaborazione tridimensionale dei dati ottenuti. Ne deriva una ottimale accuratezza diagnostica con significativa riduzione sia dei falsi negativi (mancate diagnosi di tumore) che dei falsi positivi e quindi di ulteriori accertamenti di tipo invasivo.
Lo studio mammografico bidimensionale standard della mammella ha il limite della sovrapposizione geometrica delle innumerevoli strutture ghiandolari con conseguente minor contrasto, soprattutto nei seni ad elevata “densità” .
Moc Dexa

Come si esegue una mammografia
Non più dolore da compressione

La mammografia è un'indagine che, oltre a creare un inevitabile stato di tensione emotiva, incute timore legato alla compressione della mammella, necessaria per ottenere immagini qualitativamente ottimali.

Con il Mammografo Hologic questo timore deve scomparire in quanto è dotato di un sofisticato sistema di controllo che limita al minimo indispensabile la compressione mammaria e la piastra di compressione è conformata anatomicamente, consentendo un'omogenea distribuzione della pressione su tutto l'organo: niente più dolore, al massimo un sopportabile fastidio.

Elastosonografia mammaria

Presso il Centro Moscardi è possibile eseguire tutto quanto necessario per lo studio della mammella ed anche la ecografia con elastografia.
Questa è una particolare tecnica ecografica in grado di valutare in modo non invasivo l'estasticità dei tessuti.
La tecnica si basa sul dato che esistono differenze significative delle proprietà meccaniche dei vari tessuti del corpo umano, ossia ogni tessuto ha una sua elasticità definita che in condizioni patologiche si modifica. In linea di massima, semplificando, i tessuti benigni hanno un certo grado di "elasticità"; al contrario i tessuti patologici, tumorali o cronicamente infiammati, mostrano maggiore "rigidità". I vari gradi di elasticità sono espressi in scala colore.

I fattori di rischio

Fattori legati alla salute
  • pregressa diagnosi di tumore del seno
  • alcune patologie mammarie benigne
  • sovrappeso dopo la menopausa
Fattori ormonali
  • trattamento pregresso o in corso con terapia ormonale sostitutiva
  • uso della pillola anticoncezionale per lungo periodo
  • nulliparità
  • menarca precoce o menopausa tardiva
  • mancanza di latte o allattamento breve
  • prima gravidanza tardiva
Fattori legati allo stile di vita
  • largo uso di alcoolici per molto tempo
  • fumo di sigaretta
  • alimentazione ricca di grassi saturi, povera di frutta e verdure
Fattori genetici
  • il tumore della mammella è più frequentemente sporadico, ossia non associato a mutazioni genetiche che possano predisporre alla malattia. Ciò significa che, pur avendo una parente affetta dalla malattia, nella maggior parte dei casi non si fa parte di una famiglia a rischio. In casi rari (meno del 5%) la malattia è causata da mutazioni genetiche. La presenza di un difetto genetico può essere sospettata in presenza di due o più familiari affetti, soprattutto se la malattia compare in giovane età o in entrambe le mammelle. In tali casi la paziente può essere indirizzata ad una consulenza genetica e a questo scopo è sufficiente un semplice prelievo di sangue.


Come fare corretta prevenzione

  • Autopalpazione
  • Da 25 a 40 anni controlli ecografici almeno annuali
  • Da 40 a 50 anni controlli annuali alternando esame mammografico ad esame ecografico
  • Dopo i 50 anni controlli alternati dopo 9 mesi
  • Nelle pazienti con mammelle particolarmente "dense" è necessario il controllo combinato eco-mammografico
La cadenza dei controlli può variare in base alle indicazioni dello specialista.

Chiamate per prendere appuntamento per uno screening mammografico

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